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TAG Innovation School

Formazione su metodologia Growth Hacking

TAG Innovation School è una scuola internazionale che utilizza metodologie didattiche all’avanguardia per favorire la crescita professionale. I corsi da loro proposti sono rivolti principalmente a giovani professionisti finalizzati alla formazione su temi innovativi e tecniche nel settore digitale.

Per TAG Innovation School School abbiamo avuto il piacere di organizzare un workshop per formare gli studenti sulla metodologia Growth Hacking.

Growth Hacking: cos’è?

Il Growth Hacking è una materia che combina marketing digitale e programmazione che, attraverso l’utilizzo di tecniche ed attività digital mira ad una crescita rapida e genuina. Per raggiungere il proprio obiettivo la figura del Growth Hacker sperimenta vari processi ed azioni su diversi canali digitali al fine di ottenere dati reali di utilizzo, da utilizzare per sperimentare ulteriori azioni con il fine di individuare processi di crescita e renderli il più possibile sistematici. È quindi una figura che che deve saper comprendere velocemente il contesto, analizzare i dati e adattare le azioni alle diverse situazioni in modo rapido e specifico.

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Un processo per crescere

Abbiamo suddiviso il nostro intervento per Wolters Kluwer in tre fasi che ponessero l’attenzione su quelle che riteniamo siano i temi fondamentali del Growth Hacking. 

Al principio abbiamo privilegiato l'approccio quantitativo focalizzandoci sull'analisi dei dati, ovvero la base essenziale per la comprensione del contesto d’azione e per la definire obiettivi reali. Solo attraverso nozioni come vanity/actionable metrics, KPI e OMTM è possibile stabilire degli obiettivi di crescita misurabili. Solamente dopo aver definito gli obiettivi si può passare all’azione, da intendere come fase di sperimentazione accompagnata da un costante monitoraggio dei risultati per assicurarsi che il focus sia sempre concentrato sull'obiettivo definito.

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Il Funnel dei pirati

In seguito abbiamo approfondito il framework AARRR, il cosiddetto “Funnel dei pirati”, che permette di scomporre a livello logico ed operativo le attività online in 5 fasi, in modo da semplificare e poter intervenire in modo ottimizzato e mirato su ognuna di queste fasi in bas all'obiettivo che ci si è posti.

La fase di Acquisition, ideale per assicurarsi che si stiano utilizzando i canali giusti per intercettare il nostro target e per acquisire eventuali nuovi clienti.

La fase di Activation, univoca per ogni business, per definire quando un utente è da considerarsi "ingaggiato" con il nostro servizio, e pronto per passare allo step successivo.

La fase di Retention, che comprende tutte quelle attività mirate alla fidelizzazione e al mantenimento dell'utente nell'ecosistema, ideale per capire il potenziale del business in questione e quanto è sostenibile nel tempo.

La fase di Referral, riguardante lo sviluppo di strategie legate alla condivisione e alla viralità.

La fase di Revenue, dove l'utente acquista e quindi genera profitto.

Il loop di crescita

Come ultimo punto, ma non meno importante, abbiamo esposto il fine ultimo del Growth Hacking, e cioè la Growth Machine: il concetto semplice ma complessissimo da mettere in pratica per individuare il processo che rende la crescita automaticamente sostenibile nel tempo.